Xavier Bueno nasce a Bera in Spagna, nella regione autonoma di Navarra, confinante con i paesi
Baschi, nel 1915, figlio di un giornalista che porterà la famiglia composta da tre figli a viaggiare
continuamente.
È un talento precocissimo, messo in pratica già a quindici anni, quando si iscrive all’Accademia di
belle arti di Ginevra. Dalla Svizzera si trasferisce a Parigi nel ’37 dove si costruisce una fama di
pittore affermato partecipando ai principali salon. Estremamente comunicativo, il suo stile è
profondamente radicato nel realismo spagnolo dai forti connotati politici. Dal ’40 si trasferisce in
Italia. I drammi della storia dell’Europa durante Seconda Guerra Mondiale segnano la sua pittura
che, già orientata verso i valori civili, dalla data cardine del ’53 esprime una totale adesione alle
poetiche del realismo socialista. L’opera in esame ne è un aulico esempio. Il grezzo muro e la minimale pasta cromatica fanno da sfondo all’espressione malinconica e sgomenta del piccolo protagonista, volto di tutta la drammaticità dell’umanità reietta scossa dalle sciagure della Storia.
Xavier Bueno was born in Bera, Spain, in the autonomous region of Navarre, bordering the Basque
Country, in 1915, the son of a journalist who would take the family of three children on continuous
travels.
It is a precocious talent, put into practice as early as the age of fifteen, when he enrolled in the
Academy of Fine Arts in Geneva. From Switzerland he moved to Paris in ’37 where he built a
reputation as an accomplished painter by participating in major salons. Extremely communicative,
his style is deeply rooted in Spanish realism with strong political connotations. From ’40 he moved
to Italy. The dramas of European history during World War II mark his painting, which, already
oriented toward civic values, from the pivotal date of ’53 expresses total adherence to the poetics
of socialist realism. The work under consideration is a courtly example of this. The crude wall and minimal chromatic paste are the background of the melancholy and dismayed expression of the young protagonist, representation of all the drama of outcast humanity shaken by the misfortunes of History.